Al fuoco al fuoco, chiamate i pompieri!  



Spesso ho come ospite d'onore alla mia tavola Absinth e altrettanto spesso cuciniamo insieme, direi con ottimi risultati. Ma ieri sera il connubio è stato quasi il susseguirsi di scene prese da un film comico. Diciamo che la pensata di fare il Moelleux au chocolat (ricetta presa da Cavoletto di Bruxelles) mi ha intralciato nel fare il piatto principale "Salmone croccante con noodles al tè verde in salsa di soia al lime, considerato che il Moelleux va servito tiepido proprio per poter apprezzare il "bavetto" della cioccolata. Ma nulla mi ha fermata, quindi ho preparato tutti gli ingredienti sia per il salmone che per il Moelleux e quasi in contemporanea ho preparato l'uno e l'altro ed è a questo punto che è successo di tutto. Andiamo in ordine:
- Preparo il composto per il Moelleux verso nello stampo e inforno e penso "avrò messo tutti gli ingredienti?" Se mi pongo una domanda del genere un motivo ci sarà no? Quindi spazio con lo sguardo sulla distesa di ingredienti preparati e noto una ciotolina di farina bianca che se la ride alla grande, quindi riprendo dal forno la tortiera riverso il tutto nella ciotola e metto la farina mescolo, rimetto tutta nella tortiera e inforno. Tutto questo fra le risa generale.
- Inizio a cuocere il salmone che ha cottura breve ma più lunga dei noodles, che tra l'altro mi devo inventare i minuti di cottura perché le indicazioni sono in giapponese. Metto ai fornelli Absinth e le do il via per buttare i noodles. Mentre escono dal pacchettino ci accorgiamo che sono tutti divisi all'interno in fascette con delle striscioline di carta. Poco male solo due fascette hanno appena toccato l'acqua, le ripeschiamo e veloci togliamo la carta. Nel mentre una goccia d'acqua entra nella pentola dove sta cuocendo il salmone e parte una fiammata che al momento ci spaventa ma poi ci fa capottare dal ridere.
- Mangiamo il salmone e i noodles ed è tutto buonissimo nonostante le peripezie e il Moelleux nel frattempo è pronto. Lo tolgo dal forno e lo lascio raffreddare un pochino, lo tolgo dallo stampo a cerniera e lo metto su di un piatto, dimenticandomi che sotto rimane la base della tortiera. Prendo il piatto e lo sposto sul tavolo, la torta scappa, scivola e io la riacchiappo.
La servo a fatica perché tutto molle il cioccolato all'interno, come è giusto che sia, ma la presentazione non è delle migliori ma il risultato strepitoso, mi dico che la prossima volta la farò in pirofile monoporzione.
In conclusione, abbiamo mangiato bene e ci siamo divertite molto, credo che senza tutti questi disguidi non sarebbe stata una cena altrettanto piacevole e deliziosa.

(segue ricetta)



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