Case  

Fino al primo anno d'età ho vissuto in casa con i miei nonni, i miei genitori erano sul serio troppo giovani per avere una casa.
Dal primo anno fino al mio 26 anno ho vissuto nella casa che i miei nonni avevano regalato ai miei genitori, ma in realtà fino ai 12 anni ho vissuto di più nella casa dei nonni che in quella dei miei genitori, insomma erano sempre troppo giovani, non so se mi spiego.
Poi dai miei 12 anni i miei nonni si sono trasferiti per lasciare quella casa a mia zia che si sposava, non era troppo giovane ma non aveva abbastanza soldi per avere una casa sua. I nonni hanno traslocato al piano sopra casa dei miei, vien da se che io passavo più tempo da loro che in casa con i miei, sempre troppo giovani e bla bla. Poi quando avevo 18 anni mia nonna è morta e non c'è stata più casa che mi abbia dato il conforto che provavo entrando in casa dei nonni, perchè non c'era il suo profumo, la sua risata, la sua musica. Ma a 26 anni il nonno decide che è giunto per me il momento di avere una casa mia, quindi trasloca e mi lascia il suo appartamento. Diventa subito il mio regno, la casa dei sogni, insomma la vera vita da single. Poi a 32 anni conosco il mio amore e dopo pochi mesi la casa si riempe di cose sue, della sua musica, del suo profumo. Si parla e si dice "Un figlio? ma si dai se arriva bene lasciamo carta bianca al destino". Il mese dopo ero incinta, quindi urge una casa nuova con la stanza per il bambino, non potevo metterlo nel camino!! Quindi i miei genitori che tanto giovani non sono più decidono di traslocare loro e di salire loro al piano di sopra e quindi io ritorno nella casa dei miei genitori quella dove sono cresciuta.
Ieri notte prima di addormentarmi sono andata nella cameretta di Andrea, quella che una volta era la mia cameretta. L'ho guardato mentre dormiva beato, poi ho guardato la stanza e per un secondo mi sono vista in quella stanza, mi sono vista bambina mentre giocavo, poi adolescente alle prime delusioni d'amore, con le amiche mentre ci si prepara per la serata fuori, insomma ho visto la mia vita che è stata e in quel lettino c'era la mia vita che è.
Lascerò questa casa tra qualche mese, mi trasferisco e questa volta non sarà l'ennesimo trasloco del nonno o dei miei genitori, questa volta me ne vado da questa città, questa volta sarà il mio primo vero volo dal nido. Mi sento euforica per questo ma allo stesso tempo terrorizzata.


Dilemmi  

"Quante cose può perdere un uomo eppure restare se stesso? Può perdere l'amore, il denaro, la posizione. Una persona cara. La dignità. Può sprecare il suo talento o perdere la sua grande occasione, mancare l'appuntamento al quale si è preparato per tutta la vita. Può perdere i suoi ideali, i suoi sogni e alla fine anche la memoria. E se un uomo fosse anche questo? Tutte le vite che avrebbe potuto vivere, tutto ciò che ha perso?"
(Mille anni che sto qui - Mariolina Venezia)


Dietro liceo, davanti museo..  

Ieri mentre aspettavo il mio turno di tortura dal dentista, una delle assistente è entrata in sala d'attesa e mentre chiamava il Signor Pinco Palla si mette a toccarmi i capelli. Io, che seduta le davo le spalle, mi giro e la guardo con aria interrogativa.
Lei "Ah scusa!!!Pensavo fossi un'altra paziente, pensavo fossi la ragazzina Tal dei Tali!"
Bene! Penso, almeno da dietro sembro ancora una bambina!
Come da titolo dietro liceo, davanti museo!


Andrea dipinge  




Dopo aver provato la digitopittura Andrea ha preferito passare al pennello. Con l'altra tecnica, dice lui, si sporcava le mani. Ho irrimediabilmente un figlio schizzinoso.


Oggi non ne azzecco una!  

All'ikea stamattina mia mamma presa da raptus da acquisto maniaco compulsivo piazza in mano un porcellino salvadanaio ad Andrea:
Io: "Hai visto amore che bel porcellino?!"
lui: "NO!! mamma è un danaio!!"

Stasera mentre guardavamo topolino magico Natale:
Io: "amore hai visto le alci!!"
lui "NO!! Mamma sono enne (renne) "

Non è che questo figlio mi diventa troppo intelligente? O sarò io troppo rincoglionita?!