Mio figlio un bambino competente  

Cercando un'alternativa alla vecchia educazione dello sculaccione mi sono ritrovata a leggere questo libro e ho deciso di rivoluzionare la mia mente. Si perchè non si tratta di un ennesimo trattato o di un metodo ma di pensiero alternativo, di provare a vedere il bambino come persona e non come mente da splamare a mio piacere.

Ieri all'Auchan le prime vere prove. Decido di prendere il carrello macchina, per intenderci quello che pesa quintali già di suo e con dentro un fagotto di 14 kg praticamente inspingibile, ma per far felice il pargolo questo e altro. Lui monta in macchina e mente faccio la spesa ne combina di tutti i colori, testa fuori con tentativo di farsi mozzare la testa da altri carrelli, braccia fuori a toccare il pavimento con tentativo di schiacciarsi le mani sotto le ruote, il mio stato mentale inizia a traballare, ma ho deciso che non alzerò la voce, che non alzerò le mani e che sarò calma e decisa nei miei messaggi verso mio figlio. Alla fine della spesa si deve pur scendere dal carrello e qui è iniziata la vera guerriglia. Lui ovviamente non ne voleva sapere e io ero stanca, ma la mamma del figlio competente che è in me ha tenuto duro. Sotto lo sguardo sdegnato di una signora (che se si fosse fatta i fatti suoi sarebbe stato meglio) ho patteggiato per circa 15 minuti la discesa del pilota dalla macchina carrello. La signora deve aver pensato per tutto il tempo cose del tipo "ma che mamma senza nerbo!" "ma guarda te sta mamma che si lascia tiranneggiare dal figlio" "ahhhhh non ci sono più le mamme di una volta" "Io se fossi in lei gli avrei già dato due sonori sculaccioni" . Sta di fatto che quando il mio bambino competente è sceso dalla macchina senza piangere e convinto che fosse cosa buona e giusta io mi sono girata verso la signora e le ho regalato un sorriso pieno di soddisfazione. Fa niente se una decina di metri più in la il mio bambino competente ha deciso di buttarsi a terra perchè non voleva mettere il piumino e abbiamo dovuto riniziare tutto da capo, non importa perchè siamo solo all'inizio e io sono fiduciosa.



5 commenti

Ciao, innanzitutto volevo dirti che vorrei cambiare il nick (sì, lo so che non si può, ma in realtà basta farne uno nuovo, per cui sto cercando di far abituare le mie conoscenze a questo nome...).
Lo sai che anche Lella lo ha letto e lo applica? Ne ha scritto il 9 agosto 2006. Gliel'ho visto applicare e sono rimasta a bocca aperta! Penso che lo leggerò anch'io prima o poi... Per ora sto dando scandalo spiegando il perché ed il percome ad una bambina di nemmeno un anno. Ma un altro dei punti cruciali è: quando cominciare?
Ti consiglio anche, se non l'hai ancora letto, il libro di Gonzales Bèsame mucho di cui forse hai visto la mia entusiastica recensione (20 luglio 2006).
Ma come si fa a mettere un link qui?
Ciao,
S.

Non è splendido questo libro? Già che ci sei, ti consiglio anche BesameMucho di Gonzales, un altro libro non-metodo. E Genitori Efficaci di Gordon : qui invece il metodo c'è, ma al di là del metodo ci sono tante cose interessanti su cui riflettere, degli equilibri di potere in famiglia e sui metodi comuniativi.
Belli!!

Per mammdelladianasenzafiltri : a parte il fatto che non è un metodo da applicare...ma... QUANDO me l'hai visto applicare?? Che ho fatto??? Cosa ti ha strabiliata?? Sono curiosa, perché a me non mi è mai sembrato di vederti a bocca a perta con me :o))))
Spiegare il perché ad una bimba va bene a qualunque età, ne sono assolutamente convinta.
Cominciare cosa? A considerare il proprio figlio un essere comptente? Fin dalla nascita, se non prima... (anche durante il parto il bambino collabora all'evento, bisogna solo ascoltarlo).

Baci,
Lella

PS : Adrenalina, non preoccuparti, non devi chiedermi scusa. E de che?

In effetti (ri)pensavo alla bimba della Federica.
La Federica la manda dal parrucchiere e la bambina gli confessa subito "ho i pidocci". Il parrucchiere la caccia e Federica s'incazza - pesantemente - con sua figlia.
Che lezione può aver appreso la bambina da questo episodio?
Che la sua onestà e timidezza sono state un grande errore.
Non ha agito inconsapevolmente, voleva essere sincera.
La mamma invece l'ha trattata come fosse incapace d'intendere e volere.
Questa stessa situazione con conseguente lite e - ingiusta - punizione, fosse accaduta tra due adulti, sarebbe andata diversamente.
Questa mamma non solo non accetta le ragioni della figlia - che sono di gran lunga migliori delle sue -, ma nemmeno gliele riconosce.
Pessimo.

Abs quella è scema e punto indipendentemente da usare un metodo piuttosto che un altro oppure anche nessuno. Quella è una di quelle mamme da fargli una domanda chiara e sincera "ma che ne hai fatte due a fare visto che non ne avevi voglia??"
Ecco questo sarebbe da chiederle...

Ciao Adrenalina,
girellavo nel tuo blog e ho letto questo post ormai vecchio di un anno :-). Anch'io con Tommaso imposto delle gran trattative e leggere di te con lui al supermercato era come vedermi allo specchio :-)))) Quando dici che ce l'hai fatta a farlo scendere (un'eroina di altri tempi) e poi dopo si è buttato a terra per il giubbotto... preciso identico a Tommy. :-)

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